Nel bel mezzo del nulla, a quindici ore di macchina a nord di Cotonou, in Benin, si trova l’ospedale più straordinario al mondo, l’ospedale Saint-Jean-de-Dieu di Tanguiéta. Questo luogo si presenta come un miracolo per il viaggiatore di passaggio ma soprattutto per le popolazioni che affluiscono dalle vicine frontiere: Niger, Nigeria, Burkina e Togo.
Si trattano le malattie più gravi, ma soprattutto si opera a turno: tre sale operatorie funzionano permanentemente. In un luogo così remoto, senz’acqua né elettricità, é una performance inimmaginabile, un vero tour de force. Solo gli ospedali da guerra dell’Armata americana o le infrastrutture pesanti dell’ONU possono realizzare dei centri chirurgici in un luogo tanto ostile. Da 40 anni, Frate Fiorenzo, operatore nel Saint-Jean-de-Dieu porta avanti questo improbabile ospedale con tutte le sue forze.
Il suo segreto è di aver subito integrato il concetto di sviluppo sostenibile coinvolgendo al 100% il personale africano, medico e non. Qui, i bambini handicappati ripartono in piedi, sono possibili i cesarei e vengono trattati i malati di tumore. Altri destini spezzati possono di nuovo rimettersi in cammino e sperare di proseguire. Un luogo di amore, di speranza e di fede.
