Ogni malato ha diritto a essere curato, ma anche nutrirlo in modo corretto fa parte del processo di guarigione.

Assicurare cure di qualità alle popolazioni più povere. Questo il carisma dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio che, in Africa Occidentale, ha più di un centro di cura, anche se il più conosciuto dai lettori di Cuore Amico è il Saint Jean de Dieu di Tanguietà, al nord del Benin, dove lavora fra’ Fiorenzo Priuli.

L’assistenza sanitaria passa anche attraverso la distribuzione del cibo: assicurare pasti caldi ai malati è un servizio che si affianca alle cure mediche.

Al Saint Jean de Dieu, che ha più di 424 letti, viene distribuito il pasto a tutti i malati tre volte al giorno durante la loro permanenza, senza alcun costo.

È un grosso onere per l’ospedale, ma è indispensabile per curare chi versa in difficoltà.
«Oggi il nostro ospedale ha ancora bisogno di Cuore Amico, soprattutto per coloro che hanno difficoltà a nutrirsi.

Molti arrivano da noi molto debilitati dalla malattia e dalla fame: vengono a piedi da molto lontano, spesso non hanno mangiato né bevuto per tutto il giorno, e sono soprattutto i bambini. Ecco perché vi chiedo un aiuto per assicurare i pasti almeno nel reparto di neonatologia e pediatria: riuscire a ridurre la mortalità di neonati e bambini è per noi un obiettivo primario».

Queste le parole con cui padre Hugues Assou, superiore provinciale della congregazione in Africa, spiega il motivo per un aiuto ad alimentare i piccoli ammalati con tre pasti al giorno che, per ogni bambino, hanno un costo di 2,50 euro!

Anche questa è cura.

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